Cos’hanno in comune una persona con HIV e una piantina di aglaonema? Proprio come questa pianta ha bisogno della giusta luce per crescere, anche le persone con HIV devono poter ricevere l’attenzione e le cure di cui hanno bisogno. È questo il principio alla base della campagna VHIVIAN, LA GIUSTA LUCE FA LA DIFFERENZA lanciata da ViiV Healthcare in occasione della 38ª edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer svoltosi a Milano dal 26 al 29 settembre 2024.
ViiV abbraccia il claim #NOSHAME lanciato dal festival e lo rende suo. L’obiettivo della campagna, infatti, è quello di creare il terreno fertile per garantire una migliore qualità di vita delle persone con HIV. Come? Favorendo la consapevolezza, combattendo lo stigma e soprattutto lavorando per migliorare il dialogo tra medico e paziente così che ognuno possa ricevere le cure più adatte alla propria personale situazione. Obiettivi importanti, che si collocano nel quadro dell’impegno continuo di ViiV nella lotta contro l’HIV e nel supporto alle persone che ci convivono. Non a caso l’azienda ha ricoperto il ruolo di unico sponsor Diamond dell’evento.
A sottolineare l’importanza del rapporto medico-paziente, è stato proprio Vincenzo Palermo, Amministratore Delegato di ViiV Healthcare, nel suo discorso durante la cerimonia di apertura del festival. Davanti a una platea di quasi 600 persone, il manager ha ricordato che ormai, grazie alle numerose opzioni terapeutiche che la stessa ViiV Healthcare ha contribuito a sviluppare, l’HIV è gestita come una condizione cronica. Oggi la vera sfida è un’altra: garantire che ogni paziente possa seguire la giusta terapia, calibrata sulle sue caratteristiche e i suoi bisogni, così che oltre all’aspettativa di vita, che nella maggior parte dei casi è paragonabile a quella della popolazione generale, migliori anche la qualità della vita.
Così come il cinema queer, ViiV ha scelto di usare la creatività per sensibilizzare sui temi al centro della sua campagna. Tra le iniziative spicca lo stand in stile giardino verticale allestito nel sagrato del teatro Strehler di Brera ispirato dallo slogan della campagna “La giusta luce fa la differenza”, che nel corso di tutto il festival ha attirato più di 6.000 visitatori.
Ma i momenti per la sensibilizzazione sono stati diversi. Durante la conferenza di lancio, il 27 settembre, nel Chiostro Bramantesco del CAM Garibaldi a Milano, la campagna VHIVIAN è stata ufficialmente presentata alla stampa. Le voci autorevoli di Andrea Gori, Professore Ordinario di Malattie Infettive presso l’Università di Milano e Direttore dell’Unità di Malattie Infettive presso l’Ospedale Sacco, e Antonella Castagna, Professore Ordinario di Malattie Infettive dell’Università Vita-salute San Raffaele e Direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’istituto Scientifico San Raffaele, hanno evidenziato l’importanza del dialogo aperto e costruttivo tra medico e paziente, fondamentale per migliorare l’aderenza terapeutica e il benessere delle persone con HIV.
Durante il Botanic Workshop, organizzato in collaborazione con Vivai Le Georgiche, il simbolo della campagna – l’aglaonema – è tornata protagonista. Sebastiano Guarisco, volto di Le Georgiche, ha condiviso i segreti per prendersi cura di questa pianta dalle esigenze particolari, tracciando un parallelo con i bisogni individuali di ogni persona con HIV. Come ogni aglaonema richiede cure specifiche a seconda delle stagioni, così anche le persone con HIV hanno bisogno di un’assistenza personalizzata, calibrata sulle proprie necessità.
Ma per parlare con onestà della propria malattia, anche con i medici, è necessario ancora oggi combattere la vergogna e lo stigma. Ecco che a chiudere gli eventi legati alla campagna è stato un momento organizzato dal Mix Festival “HIV e #NoShame: un’evoluzione clinica e sociale”, il panel moderato da Simone Marcotullio (ViiV Healthcare), che ha visto la partecipazione di attivisti ed esperti del settore, tra cui Daniele Calzavara di Milano Check Point, Lella Cosmaro della Fondazione Lila, Silvia Nozza, medico infettivologo dell’Ospedale San Raffaele, e Davide Moschese, dirigente medico presso l’Ospedale Luigi Sacco di Milano. Al termine del confronto, che ha coinvolto anche il pubblico, le conclusioni: media ed istituzioni hanno già fatto molto per combattere lo stigma che riguarda le persone con HIV, ma c’è ancora tanta strada da fare.
Iniziative come VHIVIAN servono proprio a questo.